Questa di Marinella è la storia vera
del figlio che trincò da mattina a sera
passava dall'albana all'amarone
perciò era conosciuto come sbronzone
solo senza il ricordo di un liquore
viveva e solo alla fiasca donava amore
restava ben lontano dai cattolici
preferendo la compagnia degli alcolici
aveva un grande amico di nome Fritz
con cui soleva degustare spritz
e aveva una donna dal sorriso stanco
la quale ordinava solo del bianco
lieve con il sorriso di un bambino
pasteggiava con un litro di vino
e certo per non correre altri rischi
non si facea mancar neppure il whisky
sempre guardava la televisione
tenendo fede al nome di sbronzone
se poi c'era lupin lui cercava ghemon
solo per sorseggiare del gin lemon
quando c'erano i film di steven seagal
lui festeggiava con del chivas regal
se c'era uno special sul generale custer
lesto si versava jagermeister
non si perdeva neanche senza mappa
bastava trangugiare un po' di grappa
l'unico suo sentiero era il tempo bello
appena si avvicinava al limoncello
era solare e sempre molto allegro
se si portava appresso del montenegro
e sorrideva coi denti perfetti
facendo gargarismi con la moretti
furon waikiki e furono negroni
furono le sue sole colazioni
che videro dagli occhi delle stelle
fremere vino e birra a catinelle
dicono poi che mentre si sbronzava
un fiume di liutenant ei ordinava
nessuno lo vide mai così adirato
come quando gli venne meno il distillato
questo è il tuo sbronzone Marinella
che s'è scolato pure la sanguinella
che rossa come il sangue ed il marchese
Alessio la scambiò per sangiovese
che rossa come il sangue ed il marchese
Alessio la scambiò per sangiovese.