Hollywood ending

Hollywood ending

Davanti al nuovo SushiMiglioreDiForlì, Ego fermò il passo.
Sapeva che sarebbe finita così: da quando lo storico videonoleggio forlivese aveva serrato i battenti, sapeva che un indefinito, enorme Nulla avrebbe preso un altro pezzo della sua esistenza.
Riportò la mente a meno di un anno prima, all'ultimo giorno di apertura.
Ego era lì, a salutare un'ultima volta quel monumento degli anni '90 oramai in procinto di essere svuotato della sua anima di custodie e DVD. Addirittura di qualche VHS.
Portò la mente ancora più indietro. Era un bambino e assieme a suo cugino stava convincendo la sua cara zia a noleggiare L'Esorcista senza censure.
Inconsapevole degli orrori di quel mondo allora moderno, la zietta acconsentì ed Ego e il cugino si trovarono sbalzati, terrorizzati su un divano a coprirsi occhi e orecchie, finchè la zia non si accorse dell'errore e "smortò" tutta la baracca, raccomandandosi con Ego di non dire nulla alla mamma.

Ego aveva 9 anni all'epoca e non guardò mai più un horror in vita sua.
Da quel che so nemmeno il cugino ci fa una gran passione.
Riportandosi controvoglia allo stato attuale delle cose, a Ego sembrò una bella storia. Una storia che, nonostante gli incubi, valeva la pena di ricordare con un sorrisetto sulle labbra. Ego non pensava che al nuovo SushiMiglioreDiForlì potessero accadere storie degne di essere ricordate, figuriamoci se con un sorrisetto sulle labbra.
La mente volò nuovamente all'anno prima, quando, catturando piu immagini possibili per non lasciare nel dimenticatoio un luogo tanto caro, si soffermò sullo scaffale fantascientifico e su tutti quei film considerati profetici. L'intellingenza artificiale di Blade Runner, le telecamere di The Thuman Show o i Tablet di 2001:Odissea nello Spazio non lo avevano mai esaltato più di tanto, ne coglieva sì il genio ma era come se fosse bastato pensar male per prenderci.
Un titolo spiccò, all'improvviso, tra gli altri: LA STORIA INFINITA.
Ancora prima che i pensieri si formulassero aveva già capito: l'oracolo, appunto, era custodito in quel film per ragazzi.
"Occhio a perdere fantasia, attenzione a non sognare, a non annoiarsi, a non farsi dei bei viaggioni, Il Nulla arriverà e vi porterà via tutto.. E il brutto sarà che non ve ne accorgerete nemmeno. 

Ende ci aveva avvisato ma noi nulla! Abbiamo continuato a non riuscire ad andare più in un ristorante senza aver prima consultato TripAdvisor, a ordinare cibo senza alzare il culo dal divano e a sostituire la sana noia con un continuo scorrere di immagini inafferrabili. Abbiamo sacrificato tutto, fantasia, idee, stronzate, noia e anche sonore fregate (per non dire inculate belle e buone} in favore del Nulla."
Questo pensava Ego, di nuovo nel presente. Si guardò in giro, un ragazzo correva e si faceva foto. Era finita, Fantàsia era definitavemente perduta.
Si allontanò velocemente dal SushiMiglioreDiForlì e si diresse, occhi sul marciapiede, verso casa.
Un guaito gli fece alzare lo sguardo:
Un signore sulla cinquantina, benvestito, benrasato e con una struttura fisica da ex campione olimpico, se ne stava accovacciato dietro al deretano di un barboncino nero, intento a raccoglierne gli stronzi con un sacchettino di plastica.
Qualche pezzetto di stronzo dovette staccarglielo dalla peluria attorno al culo.
Ego guardò il barboncino nero che, ricambiando malignamente lo sguardo, parlò! Chiunque nei paraggi non sentì che un guaito, un abbaiare leggero ma Ego aveva chiaramente sentito la frase.
Le parole erano scandite, impresse nella sua testa e non lo sorpresero nemmeno tanto: 

"IO SONO GMORK"

di Yugs

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