Riflessioni di uno squallido martedì sera

Riflessioni di uno squallido martedì sera

Riflessioni di uno squallido martedì sera

Allora sono lì che sfoglio un libro, addirittura un manuale universitario, e incappo in questo esempio:

“…una donna molto amichevole e allegra che ti ha abbracciato, ma poi ha staccato la tua tazza del gabinetto e l’ha portata via senza chiederti il permesso e senza alcuna intenzione di restituirtela”

Lo rileggo. Il paragrafo ha il pretesto di far luce sulla definizione di “ladro”. Ora, lasciamo stare i discorsi tecnici tattici che lasciamo ai semantici di sta ceppa, io mi focalizzo sull’esempio addotto.  Allora si deve spiegare chi è un ladro. waterOk. Tra l’altro materia attualissima al giorno d’oggi, anzi, il latrocinio è stato trasformato in virtù. Ma, lasciamo stare anche queste considerazioni etiche che esulano dalle nostre capacità. Un ladro: a me verrebbero in mente una miriade di esempi da proporre ma al celebre studioso no. Lui pensa alla figa. Va bene, anche le donne possono rubare, soprattutto oggi alla luce della par condicio. Pensa alla figa, mi sta bene; una bella donna allegra e amichevole che entra in casa e lo struscia, così, senza motivo. Lo scrittore nella sua piccola stanzina fantastica e giustamente pensa alla fica. Ok. Fica disinibita che si intrufola nella sua dimora e gliela fa annusare. Va bene, concesso. Poi però si rende conto che non deve perdere di vista l’obiettivo per il quale sta scrivendo questo manuale: deve spiegare il concetto di ladro. Ormai la fica l’ha tirata in ballo, va bene, ora deve inserirla nel contesto per sviscerare la figura del “ladro”.

Provo a mettermi nei panni dello scrittore per trovare una spiegazione logica. Rinuncio in fretta. Io penso che chi scriva questi manuali viva in mondi paralleli o in paesini sperduti del Molise o abbia studiato talmente tanto che gli sia partita la brocca. Perché una donna, con tutto quello che può rubare, lascia stare che tu sia un disgraziato e viva in una stamberga, ma tra tutto quello che può sottrarre, va nel cesso, sradica la tazza e se la porta via???? Ma ancora più bella è la conclusione: la donna non ha alcuna intenzione di restituirtela. Allora mi chiedo: se si insegna ai ragazzi che un ladro è una fica che ti ruba la tavola del cesso, come ci si può stupire che il mondo stia perdendo la trebisonda?


di Evangelista