Albergatore
Barzelletta dello zio di Pizza
C’è un raffinato uomo d’affari che entra in un albergo per passare la notte.
Dopo un’estenuante trattativa durata tutto il giorno, non ha neppure strappato il contratto voluto.
Il padovano gli ha tirato fuori mille cavilli e futili problemi che hanno fatto saltare la trattativa.
Una pignoleria e una cocciutaggine da far perdere la pazienza. “Veneziani gran signori, padovani gran coglioni” così andrebbe cambiato il detto! pensa tra sé e sé l’uomo d’affari mentre batte il campanello al banco della reception.
Doversi fermare a dormir fuori, vicino alla laguna, dove gli insetti ti divorano, senza neanche aver concluso l’affare è peggio che esser preso a schiaffi da una checca.
Tra l’altro la hall dell’albergo è vuota.
E’ lì lì per andarsene quando ecco che arriva un panciuto albergatore.
Sta ancora masticando e si pulisce la bocca con un lembo del grembiule sudicio.
“Salve avventore, cosa posso fare per lei?”
Che razza di gente abita questi remoti luoghi? pensa l’uomo di affari disgustato: “Senta, avrei bisogno di una stanza per la notte. Guardi sono molto stanco ed eviterei tutti i convenevoli per andare subito a dormire.
Dica quanto le devo che pago subito, così domattina posso andare senza disturbarla”.
“Eh ma quanta fretta, non vuole assaggiare la mia polenta? Guardi gh’ è una mia ricetta; me la invidiano anche nel vicentino”.
“Grazie dell’invito, ma le ripeto che sono stanco e non ho tanta voglia di relazionare. Prego mi dia una stanza”.
“Ma come? Guardi ghe a stomaco pieno si dorme meglio. Guardi gliela offro io la cena e domani mattina ci mettiamo a posto per la camera con calma. Ho un Pinot nero ghe la metterà di buon umore e canterà tutta la notte! Ahahah. Ghe noi veneti siamo così, un po’mati!”
“Senta signore, non ho fame. Ho avuto una giornata difficile. Voglio solo coricarmi e riposare”.
“Eh ma sa come diciamo da queste parti: Bea bionda, beato chi te sfonda; Bea mora, beato chi te sbora!.”
“Ma scusi cosa c’entra ? Cosa sta farneticando? La smetta la prego mi dia una stanza”.
“Come cosa c’entra: Se laora e se fadiga pa eà panza e pa eà figa! ahahahah. Se no avemo la mòna almeno riempiamoci la panza. Sù, non si faccia pregare. Poi non dica ghe noi della lega non siamo ospitali. Ghe io gli offro polenta mica cous cous!”
Ecco, ci mancava solo il leghista porcone stasera, pensa l’uomo d’affari.
“Niente mona, niente polenta. Solo una camera. Guardi che mi sto spazientendo. Se continua me ne vado”.
“Va bene Va bene, ghe lei c’ha la faccia simpatica. Ecco, questa è la stanza numero 13.Vada e si rilassi: Forsa e corajo... che eà figa ga el tajo! Corajo e forsa se eà figa….”
“Basta!!La smetta!!E poi mi dia un'altra stanza che sono superstizioso e questa sera non mi sembra proprio il caso di dormire lì!”
“Ah, ghe la superstizione è buona cosa: al son del la campana, ogni dona se fa putana. Allora ecco la 17. Cerchi di riposare.”
“Ma cosa fa apposta? Le ho appena detto che sono superstizioso e mi dà la 17? Sù faccia il piacere” “Va bene, allora faccia vedere…mh..sì, ecco la numero 1”.
“La numero 1…(ti pareva)…senta, lei penserà che sono fissato, ma stasera sono particolarmente nervoso quindi la prego di assecondarmi. Ho un po’ di fisime sui numeri. Non avrebbe un’altra stanza? Vista la giornata non mi sembra il caso di dormire nella stanza numero 1.
Oggi ho fallito un importante affare e non sono certo da numero 1.” “Eh ma lei è forte sa?..ahhahahah….Certo, certo, ghè io la capisco.E poi per i nostri clienti questo ed altro”.
“Grazie, lei è molto gentile. Mi scusi per il caratteraccio, sono stanco”.
“Ma certo certo, non si preoccupi! Ecco la numero 3”.
“Numero perfetto…oggi tutto è andato storto…provi con un'altra.”
“Ahahahah…ghè lei è forte signore. La numero 7? Cosa ne pensa della numero 7?”.
“La numero 7 va bene. Grazie per la collaborazione.”
“Ma si figuri, lei vada e riposi; domattina ci mettiamo a posto. Qualunque cosa abbia bisogno sono qui a disposizione perché: mejo nà torta spartia in tanti che nà merda magnà da solo.”
L’uomo d’affari sale al secondo piano e apre la porta della stanza numero 7.
Si blocca sulla porta però perché sul letto c’è una coppia che scopa freneticamente.
Chiude e torna incredulo di sotto alla reception. Batte nuovamente il campanello pronto a cantarne quattro all’albergatore.
Questi arriva sempre masticando con la sua calma serafica.
“Ma si rende conto?!!!!!!!Nella stanza numero 7 ci sono due persone che stanno scopando!!!”
“E a me che cazzo me ne frega?”.
di Evangelista