NUMERO 14
NUMERO 14
Ci sono quei giorni in cui ti senti sgonfio. Come il copertone di una vecchia mountain bike, abbandonata in garage. Allora succede che il tuo padrone decide di farvi fare un bel giretto sulla statale, beatamente a petto, senza mani, con gettoniera bella in vista e incurante di chiunque gli passi affianco.
E mentre tu, vecchio cerchio di gomma indurita schiacciato sull’asfalto rovente, imprechi e annaspi ad ogni pedalata, maledicendo in fila kebab-hamburger-pizze da asporto che l’hanno reso peggio di Yokozuna, vieni sorpassato da due bellimbusti dietro ai loro occhiali da sole, dentro ad un ammasso di lamiera degli anni sessanta, carichi d’entusiasmo per andare in riviera. E uno dei due vi saluta pure. Ecco è li che allora ti sale la carogna. “Cazzo avrai da salutare? Ma poi, voi vi siete visti??” “Cazzo se ce la fanno loro ce la posso fare anch’io in questa vita dimmerda”, pensi.
È così incarogniti che vi proponiamo questa edizione invernale, pronti all’ennesimo sorpasso.